Il presidente della Cei, il cardinale Zuppi ha espresso la sua idea su temi divisivi nella Chiesa.
Il cardinale e presidente della Cei Matteo Zuppi si è detto pronto a celebrare il funerale della persona che ha scelto il suicidio assistito. In un’intervista ha ricordato che il cardinale Ruini nel 2006 negò i funerali a Welby. “Devo chiarire un punto: la Chiesa non ammette l’eutanasia, ma chiede l’applicazione delle cure palliative. Si resta fino all’ultimo accanto all’amato facendo di tutto per togliere la sofferenza dal corpo e dallo spirito. Senza alcun accanimento ma difendendo sempre la dignità della persona.”
Un altro tema su cui la Chiesa si esprime in maniera negativa è la maternità surrogata che resta un problema per la Chiesa. Ma “se mi chiedi di fare un battesimo a un bambino nato così ti rispondo: certo! Lo faccio io. L’ho fatto” ammette il cardinale Zuppi.
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La parte della chiesa che chiede una legge sul fine vita
Il pensiero del cardinale Zuppi fanno pensare ad un cambiamento di approccio da parte delle persone di chiesa a determinati argomenti come il suicidio assistito e il fine vita. Nonostante la chiesa cattolica ancora si dice contraria in merito a questi temi. “Lui prima di essere un prete è uomo, essere umano” dice Mina Welby copresidente dell’associazione Luca Coscioni. “Cerca di capire le sofferenze delle persone, è accanto a loro con semplicità senza giudicare le loro scelte. Sono felice della sua stima e so che il funerale a Piero lo avrebbe fatto” dice del cardinale Zuppi.
“Zuppi è un cristiano come tutti dovremmo essere, se vogliamo esibirci con questo titolo” dichiara. Per alcuni esponenti della chiesa cattolica come il Monsignor Paglia è necessario trovare una legge per regolare i momenti finali della vita. Anche da parte dei gesuiti c’è la convinzione che si possa trovare un compromesso.